Analisi del degrado

 

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I danni causati dall’umidità

I danni causati dall’umidità di risalita capillare nelle murature, rappresentano di fatto problematiche ricorrenti e diffuse. Tale fenomenologia causa inoltre una serie di danni collaterali che si evidenziano con il disgregamento degli intonaci e delle pitture, infatti la presenza di sali disciolti nell’acqua rappresenta la causa di ulteriori danni che con l’evaporazione consentono, alle conformazioni saline, di materializzasi dando luogo ad un aumento del proprio volume provocando il conseguente disgregamento delle strutture murarie la fatiscenza degli intonaci e non di rado causa irrimediabile di danni a pareti affrescate.

L’umidità di risalita è quindi una delle cause più frequenti del degrado degli edifici e si presenta purtroppo anche come la più difficile da combattere, in quanto interessa di regola i muri prospicienti le fondazioni provocando un processo irreversibile di disfacimento degli intonaci e delle malte che legano la muratura. La diffusione dell’acqua all’interno dei materiali da costruzione viene favorita da una particolare caratteristica di ciascun materiale, definita come "porosità".

 

I danni causati dall’umidità nelle chiese di Santa Lucia e di San Vito

Ambedue le chiese di Santa Lucia e di San Vito sono interessate dai fenomeni dell’umidità che si manifestano anche nell’attuale sagrestia posta a sud della chiesa di San Vito e comunicante ad est con la Chiesa di Santa Lucia.

I fabbricati sorti in epoche diverse hanno il pavimenti disposti a diversi livelli.

Il livello di quota del pavimento della chiesa di Santa Lucia si trova:

a m. 1,30 – 1,50 al di sotto del livello di calpestio della piazza del Monte di Pietà

a m. 1,50 al di sotto del livello di calpestio dell’ingresso del Monte di Pietà

a m. 0,50 al di sotto del livello del pavimento della chiesa di San Vito

La chiesa di Santa Lucia presenta una situazione di degrado più accentuata anche per questa situazione di “interramento” rispetto al contesto esterno e agli altri edifici addossati.

La Chiesa di Santa Lucia presenta un lento ma inesorabile deterioramento delle strutture murarie perimetrali e interne arrecato dall’umidità di risalita capillare. In particolare è stata riscontrata la presenza di umidità nel muro perimetrale a confine con l’ingresso del Monte di Pietà a sud, nel muro confinante con la Chiesa di San Vito a ovest e infine anche nel muro confinante con l’esterno quindi soggetto ai fenomeni atmosferici verso la piazzetta delle del Monte di Pietà a est.

Va evidenziato inoltre la presenza di possibile umidità di tipo superficiale e interstiziale, dovuta a fattori ambientali, nelle volte dell’altare maggiore, questo tipo di umidità è ipotizzabile sia dovuta allo sbalzo termico tra i locali sovrastanti l’altare maggiore e la chiesa di Santa Lucia.

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I danni negli affreschi del XIV secolo

Gli affreschi del XIV secolo, realizzati sulle volte e sulle pareti, sono interessati da gravi fenomeni di umidità di risalita, interstiziale e di condensa che hanno provocato un degrado molto problematico:

- L’intonaco di supporto del dipinto è molto decorso, a causa della migrazione dei sali solubili;

- La pellicola pittorica e gli strati preparatori hanno subito delle perdite consistenti;

- La pellicola pittorica è consunta

Vi sono delle vecchie velinature che trattengono delle porzioni d’intonaco e pellicola pittorica in pericolo di caduta, che devono essere consolidate in tutti gli strati di intonaco fino alla struttura muraria

Dipinti del XX secolo (Mario Botter)

 

 

Varie zone di infiltrazione si evidenziano anche in queste volte dipinte. La superficie è offuscata da depositi più o meno coerenti e vi sono delle stuccature che non si integrano con la cromia originale.

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 Affreschi staccati

 

La superficie dei dipinti è caratterizzata da alcuni squilibri soprattutto legati a vecchi ritocchi e le loro alterazioni. Vi sono anche dei distacchi del dipinto originale dal suo intonaco si supporto e dell’intonaco originale dal nuovo supporto, sia internamente che nei bordi esterni.

 

Superfici lapidee

Le superfici lapidee sono interessate, soprattutto nelle parti vicine al pavimento, da fenomeni di risalita capillare di umidità del sottosuolo; questo problema coinvolge anche gli altorilievi appesi alle pareti, soprattutto nella zona ovest, la parete in laterizio che ospita l’altare. Si possono vedere su tutta la superficie di questi manufatti, depositi disomogenei di sostanze di varia natura sopramese ed anche più spesse concrezioni

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Testi a cura di Sara Malgaretto e ARTE RESTAURO